Museo Archeologico Nazionale di Orvieto
Piazza del Duomo – 05018 Orvieto (TR)
Tel. +39 0763 341039
Email: drm-umb.muorvieto@cultura.gov.it
Direttore: Giorgio Rocca
Orario di apertura
Dal martedì al sabato dalle ore 8:30 alle 19:20
Prima domenica del mese dalle 8:30 alle 19:20
Seconda, terza e quarta domenica del mese: dalle 8:30 alle 13:50
Festivi infrasettimanali: dalle 8:30 alle 13:50
Ultimo ingresso consentito mezz’ora prima della chiusura.
Chiuso il lunedì
Domenica e prima domenica del mese: sempre aperto secondo gli orari indicati sopra.
Festivi infrasettimanali:
Venerdì 1° novembre: aperto dalle 8:30 alle 13:50
Lunedì 4° novembre: aperto dalle 8:20 alle 19:20, ingresso gratuito
Mercoledì 25 dicembre: chiuso
Giovedì 26 dicembre: aperto dalle 8:30 alle 13:50
Lunedì 6 gennaio: aperto dalle 8:30 alle 13:50
Si comunica che questo Istituto s’impegna per offrire al pubblico un orario di visita quanto più esteso possibile, nel rispetto dei criteri per l’apertura al pubblico, la vigilanza e la sicurezza dei musei e dei luoghi della cultura statali previsti dal D.M. del 30 giugno 2016, in attesa che vengano espletate le previste procedure concorsuali finalizzate al superamento delle attuali carenze organiche e al conseguente incremento del personale in servizio.
Biglietto intero € 4,00; ridotto € 2,00; gratuito per i cittadini U.E. sotto i 18 anni, fatte salve le agevolazioni previste dal regolamento di ingresso ai luoghi della cultura italiani, consultabili nel sito web del MiC.
Si informano i gentili visitatori che, a causa dell’uso esclusivo di biglietterie automatiche, non è possibile effettuare pagamenti in contanti. Si accettano solo carte di credito, debito e pagamenti digitali.
Carta della qualità dei servizi
Modulo reclami
Statuto del Museo
Accessibilità
Le sale del Museo raccolgono, secondo un ordine topografico e sommariamente cronologico, i materiali recuperati durante le ricerche nelle necropoli e nei santuari a ridosso della città di Orvieto, nonché tutti i reperti rinvenuti a seguito di lavori svolti in ambito urbano, ponendosi pertanto come formidabile strumento di conoscenza della realtà sociale e culturale di uno dei centri più ricchi e importanti dell’Etruria.
Nella sala principale sono presentati materiali di antico e nuovo rinvenimento dalla necropoli settentrionale di Crocifisso del Tufo. Notevoli alcuni corredi funerari, ricchi di oggetti, sia di importazione, sia di produzione locale, come i buccheri.
La sala attigua contiene alcuni corredi recuperati nel corso dello scavo nella necropoli di Porano, uno dei centri minori che sorgevano a corona della città sulla rupe. Le sepolture sono di livello elevato e in alcuni casi sono state impreziosite da pitture parietali, fra i pochi esempi di tale espressione artistica, almeno nell’Etruria settentrionale interna. In un ambiente attiguo viene proposta la ricostruzione delle due tombe Golini, rinvenute alla fine dell’Ottocento, le cui pitture, staccate dalle pareti delle tombe, per evidenti motivi di sicurezza e corretta conservazione, sono state ricollocate secondo le posizioni originarie. Gli affreschi illustrano scene del banchetto funebre, ambientato nell’oltretomba, alla presenza degli dei dell’Averno. I servi, le cui funzioni sono definite da specifiche iscrizioni poste sopra i personaggi rappresentati, si affaccendano alla preparazione dei cibi. Eccellente la cura per i particolari; il suonatore di flauto doppio, che accompagna con la sua musica il lavoro degli altri, e l’altro servo, ritratto nell’atto di tritare qualcosa con due pestelli, sopra un bacile.
L’itinerario prosegue con la sala dedicata alla necropoli di Cannicella, sulla pendice meridionale della rupe orvietana, solo in parte visibile: nella zona, occupata da una necropoli di epoca arcaica, con sepolture ed organizzazione urbanistica simili a quelle di Crocifisso del Tufo, fu realizzata una importante area sacra a partire dalla seconda metà del VI sec. a.C., con un tempio decorato da importanti terrecotte e con una serie di edifici collaterali probabilmente destinati a funzioni marginali. Anche in questo caso vengono esposte ceramiche e bronzi appartenenti al corredo delle tombe, molte delle quali furono rinvenute nel corso dell’Ottocento, a seguito di ampie campagne di ricerca.
Di più recente sistemazione è l’allestimento di una sala con i reperti rinvenuti durante le fasi di scavo a Campo della Fiera, probabile sito del Fanum Voltumnae, grande santuario confederale del popolo etrusco.
Dal mese di settembre 2021 è stato inaugurato un percorso di videoguide L.I.S. dal quale si può accedere per visualizzare i video inerenti le sezioni del museo trattate.
Ultimo aggiornamento
30 Ottobre 2024, 13:49