La Rocca Albornoz di Spoleto: quarant’anni di recupero e valorizzazione (1982-2022)

Giovedì 1 e venerdì 2 dicembre, presso la Rocca Albornoz di Spoleto si svolgerà il convegno dedicato ai quarant’anni di recupero e valorizzazione dell'edificio

Data:
23 Novembre 2022

La Rocca Albornoz di Spoleto: quarant’anni di recupero e valorizzazione (1982-2022)

Il 5, il 6 e il 7 luglio 1982 nel cortile d’onore della Rocca albornoziana di Spoleto viene messa in scena l’opera Sorveglianza speciale di Jean Genet per la regia di Marco Gagliardo, con un cast interamente reclutato fra i detenuti della compagnia Teatro gruppo del carcere romano di Rebibbia. L’esibizione per la prima volta di un gruppo di detenuti in un festival internazionale è resa possibile grazie ai permessi concessi dal magistrato Luigi Daga e all’impegno degli educatori Antonio Turco ed Ernesto Padovani, poi direttore del carcere spoletino.

Rocca

Lo spettacolo, accessibile esclusivamente a un ristretto gruppo di invitati e alla stampa, è inserito come evento collaterale nel cartellone del XXV Festival dei Due Mondi.

La rappresentazione ha una forte portata simbolica. È al contempo punto di rottura e di continuità fra ciò che la Rocca fino a quel momento era stata e ciò che avrebbe poi rappresentato già dalle primissime intenzioni progettuali: un nodo fra la memoria del passato (la realtà della prigionia) e il luogo del futuro (l’espressione artistico-culturale), agendo negli spazi del presente (il bene architettonico ancora totalmente segnato dal recente uso carcerario).

Nel mese di settembre  il trasferimento dei detenuti nel nuovo stabilimento carcerario di Maiano può dirsi concluso e la Rocca è pronta per essere restituita alla collettività locale

Da questo momento si avvia l’operazione che Bruno Toscano apostrofò efficacemente “riguadagnare il colle”, perché si concretizzava la possibilità di “connettere la città al suo maggiore monumento, disporre di esso come di un polo culturale utile alla collettività e al tempo stesso capace di molta più ampia risonanza […]. Il riuso di un edificio storico per finalità culturali equivale alla disponibilità di una nuova, inestimabile risorsa, la cui utilizzazione nel contesto delle vocazioni proprie dell’arte spoletina può aspirare, alla sola condizione di essere sorretta da una perspicua programmazione, a risultati di grande significato culturale, sociale, economico”

A distanza di quarant’anni la Direzione Regionale Musei Umbria con il Museo nazionale del Ducato – Rocca Albornoz, il Comune di Spoleto e l’Associazione “Amici di Spoleto” intendono ripercorrerne i momenti salienti con due giornate di studi che gettino anche le basi per una riflessione sul futuro del monumento e sul suo ruolo fondamentale nel sistema museale dell’Italia centrale.

Il programma del convegno

Giovedì 1 dicembre 2022

Rocca Albornoz – Museo nazionale del Ducato di Spoleto

Ore 9:30 – Saluti istituzionali

coordina Donatella Binaglia

Antonella Pinna, Regione Umbria

Andrea Sisti, Sindaco di Spoleto

Chiara Pellegrini, Direttrice carcere di Spoleto

Candia Marcucci, Presidente Associazione “Amici di Spoleto”

Camillo Corsetti Antonini, Presidente “Fondazione Antonini”

 Ore 10.30 – Prolusioni

Bruno Toscano, Risalire il colle quarant’anni dopo: una cronologia

Mario Tedesco: La liberazione della Rocca: guidare i detenuti dal fortilizio alla casa di reclusione di Maiano

Paola Mercurelli Salari: Sette secoli di storia per la Rocca Albornoz di Spoleto

Ore 13.00 – Pausa pranzo

Ore 14.30 – Prima sessione – Le stagioni dei grandi restauri e delle infrastrutture

Coordina: Antonella Manni

Bernardino Sperandio: La scoperta e la memoria: i cantieri dal 1982 al 2007 e l’inaugurazione del Museo Nazionale del Ducato di Spoleto

Francesco Di Lorenzo: Nuove prospettive e rifunzionalizzazione degli spazi: i cantieri in corso

Giuliano Macchia, La Rocca nella città: la mobilità alternativa da e per la Rocca

Ore 17.00 – seconda sessione: esperienze culturali in Rocca

 Giorgio Flamini:

Sorveglianza Speciale, Wafer, In-visibile, Storia vera, Je est un autre 25 anni di esperienze di Arte e Teatro/Carcere in Rocca: 1982-2022, bilanci e prospettive 

Irene Panfili, Quarant’anni di attività in Rocca

 

Venerdì 2 dicembre 2022

Salone Antonini della Rocca Albornoz di Spoleto

Ore 9,00 – terza sessione: la Rocca verso una nuova dimensione

Coordina: Rosaria Mencarelli

– Danilo Chiodetti, L’associazione Italia Langobardorum 

Angela Maria Ferroni: Il sito seriale Unesco Italia Langobardorum. I luoghi del potere (568-774) e il Museo Nazionale del Ducato di Spoleto. Relazioni e opportunità di valorizzazione

Mauro Magrini: “L’ambiente del Colle della Rocca” quarant’anni dopo

 Luca Dal Pozzolo e Rosaria Mencarelli: Il nuovo progetto di valorizzazione e gestione del compendio della Rocca. 

12.00 – Conclusioni

 

 

Ultimo aggiornamento

24 Novembre 2022, 12:00