Rinascita verde: cantieri in Villa tra storia e innovazione
Mercoledì 23 ottobre la Villa del Colle del Cardinale ospiterà una giornata di studi che illustrerà gli interventi in atto per la riqualificazione del complesso monumentale e le prospettive per la sua valorizzazione.
Data:
15 Ottobre 2024
MUSEI NAZIONALI DI PERUGIA
DIREZIONE REGIONALE MUSEI NAZIONALI UMBRIA
VILLA DEL COLLE DEL CARDINALE
Rinascita verde: cantieri in Villa tra storia e innovazione
23 OTTOBRE 2024
GIORNATA DI STUDI
Mercoledì 23 ottobre la Villa del Colle del Cardinale ospiterà una giornata di studi che illustrerà gli interventi in atto per la riqualificazione del complesso monumentale e le prospettive per la sua valorizzazione.
Mercoledì 23 ottobre, dalle ore 9.00 alle ore 17.30, la Villa del Colle del Cardinale ospiterà la giornata di studi Rinascita verde: cantieri in Villa tra storia e innovazione: un momento di riflessione e di confronto per discutere degli interventi che stanno riqualificando il complesso monumentale e per condividere le prospettive di valorizzazione, di studio e di ricerca.
Dopo i saluti istituzionali, l’apertura dei lavori è affidata al Direttore dei Musei nazionali di Perugia – Direzione regionale Musei nazionali Umbria – Costantino d’Orazio, al Segretario regionale del Ministero della Cultura per l’Umbria – Giovanna Giubbini, al Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria – Giuseppe Lacava, alla Soprintendente archivistica e bibliografica dell’Umbria – Francesca Valentini, alla Direttrice dell’Archivio di Stato di Perugia – Cinzia Rutili.
A seguire si parlerà delle ricerche che porteranno al restauro e, quindi, all’apertura alla fruizione del cd. Bagno del Cardinale, attività iniziata sotto la direzione della dott. Tiziana Biganti e portata avanti, dal 2021, grazie all’accordo di collaborazione con il Dipartimento per l’innovazione nei sistemi biologici, agroalimentari e forestali dell’Università della Tuscia. A illustrare l’articolato progetto di conoscenza per il restauro e la valorizzazione, con un particolare focus sui dipinti murali, sarà l’equipe di ricerca coordinata dalla prof. Paola Pogliani e composta da Gaetano Alfano, Michele Benucci, Luca Lucchetti e Valeria Valentini, moderati da Giovanni Luca Delogu, funzionario storico dell’arte della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria.
Sarà poi protagonista il giardino della Villa, oggetto di un finanziamento PNRR Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Componente 3 – Cultura 4.0 (M1C3), Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale”, Investimento 2.3: “Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici”: a illustralo, anche nell’ottica di una comparazione tra casi analoghi, moderati da Costantino D’Orazio, saranno Alberta Campitelli (Presidente del Comitato tecnico-scientifico per i Musei e l’Economia della Cultura del Ministero della Cultura – Vice presidente APGI), Giuseppe Rallo (IUAV Venezia, già Ministero della Cultura), il quale offrirà l’esperienza delle Ville venete concentrandosi sul piano di gestione dei giardini riqualificati, Andrea Cassone (Presidente AIAPP) che illustrerà l’importanza dell’architetto paesaggista nella rinnovata attenzione per i parchi storici, Maria Cristina Tullio (Studio Paesaggi&Paesaggi) progettista dell’intervento di Villa del Colle del Cardinale, Isabella Dalla Ragione (consulente agronoma del complesso monumentale, Presidente Fondazione Archeologia Arborea), David Grohmann e Livia Bonciarelli (Università degli Studi di Perugia – Centro di Ateneo per i Musei scientifici), i quali illustreranno la collaborazione tra il CAMS e la Villa per il recupero e la valorizzazione.
Dopo la pausa pranzo, Veruska Picchiarelli e Paola Mercurelli Salari (Musei Nazionali di Perugia – Direzione regionale Musei Nazionali Umbria) racconteranno i casi, rispettivamente, dei ripristini, manutenzioni straordinarie e restauri nel parco all’italiana di Castello Bufalini a San Giustino e del Giardino pensile di Federico da Montefeltro del Palazzo Ducale di Gubbio.
Chiuderà la sessione, moderata da Isabella Dalla Ragione, Antonella Pinna (Dirigente del Servizio Valorizzazione risorse culturali, Musei, archivi e biblioteche della Regione Umbria), la quale approfondirà il progetto PNRR di catalogazione di parchi e giardini storici dell’Umbria.
Infine, gli interventi di Simona Salvo – Sapienza Università di Roma (incentrato sui primi progetti di restauro e valorizzazione del complesso, svolti tra il 2000 e il 2004), di Paolo Belardi – Dipartimento di ingegneria civile e ambientale, Università degli Studi di Perugia (che si concentrerà sulla figura di Galeazzo Alessi, architetto trasparente), di Laura Melelli – Dipartimento di Fisica e Geologia, Università degli Studi di Perugia (che parlerà delle modalità per scoprire e proteggere il patrimonio naturale della Villa), di Lara Reale e Daniela Gigante – Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e ambientali, Università degli Studi di Perugia (le quali racconteranno il ripristino della collezione di ninfee del Trasimeno nella fontana ‘dell’airone’ della Villa), di Cinzia Rutili e di Anna Alberti – Archivio di Stato di Perugia (che illustreranno l’importanza delle fonti archivistiche per la progettazione del recupero del complesso), di Tiziana Caponi – Direttore del Museo archeologico nazionale dell’Umbria (la quale, partendo dai reperti provenienti dal Colle, descriverà la progettualità condivisa per la loro valorizzazione), di Ilaria Batassa e di Costantino D’Orazio (che tracceranno le prospettive per il futuro) intendono porre l’attenzione su quello che accadrà dopo la chiusura dei cantieri e articolare strategie di gestione integrata, di studio e di conoscenza.
La chiusura della giornata sarà affidata alle riflessioni e alle conclusioni, moderate da Ilaria Batassa.
Alle ore 18.00 sarà inaugurata una Mostra pomologica, curata dalla Fondazione Archeologia Arborea: l’esposizione intende dare suo contributo alla conoscenza della frutta coltivata fin dal Rinascimento negli orti e nei giardini del tempo. Per ribadire il legame con l’arte, sarà presentata una sezione fotografica Frutta d’Arte, che mette in luce alcune opere di pittori umbri o che hanno dipinto in Umbria dove sono rappresentate varietà di frutta, salvate da Archeologia Arborea.
A seguire, alle 18.45, si svolgerà Attraversamenti, una performance di teatro e scenografie digitali, a cura di Hubstract, Made for Art: la Villa del Colle vive, intrisa di storie e presenze che hanno attraversato le sue stanze, lungo i corridoi del tempo, nei meandri della sua memoria immortale.
Una signora altera, raffinata, delicata e mutevole, così la Villa si mostra da centinaia di anni.
In questa performance, tra suoni, parole, danza e proiezioni, “Lei” si lascia attraversare dal pubblico. Apre le porte e mostra le sue molteplici pelli, il suo fascino di eterna bellezza, il suo valore tangibile e intangibile e come in un incanto accoglie e si lascia sfiorare dalle presenze del passato, presente e futuro.
A cura di Hubstract Made for Art
Testi e regia Emilia Martinelli
Con Chiara De Bonis
Scenografie digitali Luigi Vetrani e Daniela Cono
Stage mapping e mixer video live Stefano Fiori
Fonica Vittorio Marucci
Assistente alla regia Michele Breda
Producer Silvia Belleggia
Per scaricare il programma completo clicca QUI.
LA VILLA
La Villa del Colle del Cardinale fu edificata nel 1575 per volontà di del cardinale Fulvio della Corgna, nipote di Papa Giulio III, su probabile progetto di Galeazzo Alessi. Le grottesche, attribuite a Salvio Savini, decorano le sale interne, suggerendo narrazioni mitologiche, storiche e bibliche. Il Cardinale è ritratto nel Salone d’onore, affiancato da Fede e Carità, tenendo tra le mani il progetto del giardino all’italiana, di stampo tipicamente rinascimentale. La proprietà della Villa passò nel 1645 alla famiglia Oddi, divenuta Oddi Baglioni nel 1782, che modificò radicalmente gli spazi esterni, affidando al Capitano Andriani prima e a Vincenzo Ciofi poi i massicci interventi che ne cambiarono l’aspetto. Per arricchire l’apparato decorativo delle sale, inoltre, furono chiamati maestri quali Carlo Labruzzi e Marcello Leopardi, i quali intervennero prevalentemente nei locali del seminterrato. Cominciò così a delinearsi la complessa stratificazione che caratterizza l’interno, evidente nella simbologia araldica, ma soprattutto l’esterno della Villa: dal giardino-orto all’italiana, passando per il parterre de broderie, fino al giardino romantico all’inglese (il parco è ancora oggi disseminato di vestigia lapidee) si arriva all’attuale conformazione, rispondente in parte a quella voluta da Ferdinando Cesaroni, proprietario dal 1892: è in questo periodo che vengono piantati alcuni degli alberi monumentali – ancora presenti – tra cui l’imponente Cedrus libani e il rarissimo esemplare di Cryptomeria japonica.
Unicità della Villa è un complesso edificio (cd. Bagno del Cardinale), il quale, secondo recenti studi condotti da una equipe dell’Università della Tuscia, è un annesso del giardino di matrice arcadica, costituito dalla sovrapposizione di edifici pre-esistenti e di nuovi, in diretta connessione con il bosco e con il giardino pensile: le stanze affrescate che lo compongono hanno un forte valore simbolico; è sovrastato da uno spazio – cd. Biblioteca – dipinto a statuaria a mo’ di pantheon da Marcello Leopardi.
I CANTIERI
Messa in sicurezza, del consolidamento strutturale e del restauro della cd. Località dei Bagni del complesso monumentale della Villa del Colle del Cardinale per ampliamento della fruizione e per restituzione e valorizzazione di un percorso di rilevante importanza storica, antropologica, artistica, botanica, architettonica, paesaggistica.
Si è resa evidente la necessità di “rivitalizzare” le strutture e l’ambito storico-artistico degradato dell’area con interventi finalizzati al recupero dell’efficienza inerziale del sistema che nel tempo per motivi legati alla vetustà e al susseguirsi degli eventi sismici hanno su di esso generato una memoria del danno accumulato.
Il progetto di ‘Manutenzione straordinaria della struttura annessa al Parco’ redatto dallo Studio dell’arch. ing. Massimo Mariani prevede la messa in sicurezza e il consolidamento strutturale di questa area unica nel suo genere.
All’interno del finanziamento, grazie a un accordo fra pubbliche amministrazioni stipulato con il Dipartimento per la innovazione nei sistemi biologici, agroalimentari e forestali (DIBAF) dell’Università degli Studi della Tuscia il 27 ottobre 2022, è stato possibile avviare attività di ricerca e documentazione volte alla pianificazione degli interventi conservativi sulla decorazione pittorica del cd. Bagno del Cardinale. L’accordo di collaborazione è finalizzato al perseguimento del comune obiettivo di valorizzare il patrimonio storico artistico della Villa del Cardinale, tramite lo sviluppo di un piano di conoscenza e conservazione del Bagno del Cardinale. Integrando i vari piani di ricerca, indagine e documentazione, il progetto affidato all’Università della Tuscia mira a:
– rilevare e mappare le diverse fasi pittoriche: attraverso l’osservazione a luce diretta e radente è possibile evincere le sovrapposizioni tra diversi strati, riconoscerne le caratteristiche peculiari (intonaci, malte, colori e stesure, etc.) e realizzare delle mappature che aiutino a distinguerle e riconoscerle;
– comprendere e ripercorrere l’iter esecutivo delle pitture anche attraverso la conoscenza dei materiali impiegati: l’analisi delle tecniche esecutive verrà compiuto grazie all’osservazione visiva coadiuvata da indagini non distruttive (diagnostica per immagini) volte a far luce sui procedimenti e sui materiali messi in opera dagli artisti. A completamento, previa autorizzazione, verranno eseguiti alcuni micro-prelievi volti soprattutto alla conoscenza dei pigmenti e alla caratterizzazione delle malte;
– individuare le cause di degrado e mapparne i fenomeni: sulla base delle osservazioni scaturite dall’analisi visiva e ravvicinata delle superfici e dopo aver individuato la morfologia dei principali danni riscontrati, si procederà al rilievo e alla documentazione grafica dei dipinti murali, degli intonaci e delle murature. La documentazione verrà eseguita in situ su stampe fotografiche e fotocopie in bianco e nero in formato adeguato dei dipinti, indicando i differenti fenomeni di degrado mediante simboli grafici di diversi colori. La restituzione grafica delle tavole verrà realizzata mediante il software Autocad avvalendosi delle basi grafiche a disegno lineare;
– riconoscere gli interventi di restauro precedenti e le diverse manomissioni: nel corso dei sopralluoghi effettuati ci si è resi conto di quanto le pitture abbiano subito, negli anni, integrazioni e manomissioni dettate soprattutto dalla frequentazione di questi ambienti, si procederà dunque all’analisi e al rilievo degli interventi precedenti;
– offrire al fruitore, ricorrendo al restauro virtuale, delle suggestive viste di come un tempo dovevano presentarsi gli ambienti del bagno.
Le diverse fasi di lavoro sono state svolte da un gruppo di ricerca interdisciplinare composto, in questa prima fase, dagli storici dell’arte Paola Pogliani e Michele Benucci, dalla restauratrice Valeria Valentini, dal fotografo Gaetano Alfano e dall’archeologo esperto in rilievi 3D Luca Lucchetti. Il finanziamento previsto dall’accordo, integrato con un cofinanziamento dell’Ateneo della Tuscia ha consentito l’attivazione di due assegni di ricerca annuali attribuiti a Michele Benucci e Valeria Valentini.
Riqualificazione e valorizzazione del Giardino storico del Complesso monumentale di Villa del Colle del Cardinale – Finanziamento all’interno del PNRR, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Componente 3 – Cultura 4.0 (M1C3), Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale”, Investimento 2.3: “Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici”
Il progetto nasce dalla consapevolezza che il giardino della Villa è il luogo della memoria e della identità: in esso è possibile, infatti, cogliere il complesso intreccio stratigrafico tra interventi antropici e natura. La proposta ha individuato nella cd. zona degli Orti lo spazio perfettamente esemplificativo di tutto l’insieme del giardino.
Si è partiti dalla ricognizione delle problematiche, le quali riguardavano alcune strutture (l’inagibilità delle serre, la quale comporta una drastica limitazione degli spazi didattici e la compromissione della identità produttiva); la compromissione dello strato di terreno; le criticità impiantistiche (assenza di un impianto di irrigazione e di un impianto di illuminazione) e di accessibilità.
A queste problematiche il progetto ha cercato di fare fronte presentando soluzioni sostenibili e gestibili nel lungo termine in materia, tra le altre, di recupero degli spazi e delle volumetrie in ottica di partecipazione integrata e diffusa, educazione e formazione; ripristino delle antiche coltivazioni (attestate dalla letteratura e dai documenti di archivio) a scopi produttivi e didattici; restauro delle fontane, con sistemi di recupero e riciclo dell’acqua; predisposizione di forme di partecipazione delle comunità (residenti, studenti delle scuole di ogni ordine e grado, Università).
Si è andato, quindi, a comporre un progetto che vede i seguenti macrointerventi:
- Componente vegetale e disegno del giardino: realizzazione di un impianto di irrigazione; introduzione di cultivar produttive attestate nelle carte di archivio, nel pieno rispetto della filologia, della storicità e della biodiversità; sistemazione dei prati e recupero delle aiuole; recupero del filare di vite; miglioramento ed estensione delle aree dedicate a coltivazioni produttive e decorative, con particolare attenzione all’interesse locale, storico e paesaggistico; ripristino del pomario; rifacimento del viale di ingresso con la sostituzione della siepe di bosso, dei vialetti e dei percors; restauro delle principali fontane.
- Componente architettonica e scultorea: restauro della serra di invaso con criteri di bio-architettura e rifunzionalizzazione della medesima a scopo di aula didattica e studio; restauro della galleria di rose e creazione di una struttura in ferro; eliminazione della serra in ferro e vetro, con recupero della spazialità.
- Elevare gli standard di gestione, manutenzione, sicurezza e accoglienza e contribuire al miglioramento dell’offerta culturale e di servizi, nonché della qualità della vita dei cittadini.
- Favorire lo sviluppo di funzioni ecosistemiche con dirette e positive ricadute ambientali e rafforzare e diffondere le conoscenze scientifiche, tecniche, botaniche e ambientali.
A questi progetti si aggiungono i lavori che hanno previsto l’adeguamento del fabbricato della Villa e di quello della Limonaia alle normative antincendio come da DPR 151/2011, finalizzati all’ottenimento del CPI. Nello specifico è stato aggiornato il sistema di rilevamento fumi in entrambe le strutture, riviste le compartimentazioni con installazione di presidi antincendio e implementata la dotazione dei sistemi di spegnimento. Contestualmente sono stati operati lavori di miglioramento delle condizioni generali di sicurezza e accessibilità, come la realizzazione di nuovi servizi igienici per i visitatori presso la Limonaia, e la sostituzione di gran parte dei corpi illuminanti, con scelte di materiali che garantiscono un consumo energetico minore.
Ultimo aggiornamento
15 Ottobre 2024, 15:00