La necropoli di Piazza d’Armi
La necropoli di Piazza d’Armi rappresenta una delle più importanti ricerche archeologiche degli ultimi anni in Umbria: la scoperta dell’esistenza di una necropoli risale al 1982, quando venne alla luce la prima tomba contenente un raro esemplare di tripode in bronzo di fattura etrusca. Successivamente durante le campagne di scavo furono scoperte altre sepolture: tra il 2008 e il 2011, con una serie di scavi di emergenza, vennero alla luce due grosse porzioni della necropoli, ubicate alla base del pendio di Colle S. Tommaso, con circa 50 sepolture in fossa terragna segnalate in superficie da tumuli, circoli di pietre o grandi lastre di calcare e risalenti al VII-VI sec. a.C.
Il museo conserva gli straordinari corredi delle sepolture appartenenti ad individui di ogni età e ceto sociale (guerrieri, falegnami, tessitrici ma anche personaggi aristocratici tra cui re, principi e sacerdotesse) costituiti principalmente da vasellame di pregio, armi e strumenti in ferro e bronzo per gli uomini, gioielli e ornamenti in argento, bronzo, avorio e ambra per le donne, nonché una serie di oggetti molto particolari come i famosi scettri. Nella tomba n. 8 ne sono stati trovati ben quattro, databili alla seconda metà del VII sec. a.C., che presentano una raffinata decorazione: due sono foggiati a forma di testa di mazza in bronzo, gli altri due, più elaborati con le raffigurazioni, sono formati ciascuno da due valve di cui una è andata perduta. Questi eccezionali oggetti sono stati realizzati con una raffinata tecnica che unisce ferro e bronzo: sul fondo di bronzo risaltano le figure di ferro, più scure, di un cavaliere inseguito da un uccello, un guerriero con due spade alla cintura sovrastato da due cavalli (il signore dei cavalli) e due cavalli mostruosi che si inseguono.
Ultimo aggiornamento
24 Novembre 2020, 15:09