Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria
Piazza Giordano Bruno, 10 – 06121 Perugia
Tel. +39 075 5727141
Email: drm-umb.muperugia@cultura.gov.it
Direttore: Tiziana Caponi
Orario di apertura
Dal martedì alla domenica dalle ore 8:30 alle 19:30.
Ultimo ingresso consentito mezz’ora prima della chiusura.
Chiuso il lunedì e la terza domenica del mese.
Domenica e prima domenica del mese: aperto con orario ordinario fatta eccezione per la terza domenica del mese.
Festivi infrasettimanali:
Venerdì 1° novembre: aperto con orario ordinario
Lunedì 4° novembre: aperto con orario ordinario, ingresso gratuito
Mercoledì 25 dicembre: chiuso
Giovedì 26 dicembre: aperto con orario ordinario
Lunedì 6 gennaio: aperto con orario ordinario .
Si comunica che questo Istituto s’impegna per offrire al pubblico un orario di visita quanto più esteso possibile, nel rispetto dei criteri per l’apertura al pubblico, la vigilanza e la sicurezza dei musei e dei luoghi della cultura statali previsti dal D.M. del 30 giugno 2016, in attesa che vengano espletate le previste procedure concorsuali finalizzate al superamento delle attuali carenze organiche e al conseguente incremento del personale in servizio.
Biglietto intero € 5,00; ridotto € 2,00; gratuito per i cittadini U.E. sotto i 18 anni, fatte salve le agevolazioni previste dal regolamento di ingresso ai luoghi della cultura italiani, consultabili nel sito web del MiC
Si informano i gentili visitatori che, a causa dell’uso esclusivo di biglietterie automatiche, non è possibile effettuare pagamenti in contanti. Si accettano solo carte di credito, debito e pagamenti digitali.
Carta della qualità dei servizi
Statuto del Museo
Modulo reclami
Planimetria
Visita virtuale (ItalyArt)
Sintesi della “Guida breve del Museo” (in vendita presso il Bookshop)
Accessibilità
Il Museo ha sede, dal 1948, nel complesso architettonico di San Domenico, la cui costruzione ha inizio con la fondazione dell’ordine domenicano, nel 1233.
Alla fine del Cinquecento viene completato il chiostro grande e aggiunto il piano porticato. Pochi anni dopo è edificato l’oratorio della confraternita, un grande ambiente voltato e riccamente affrescato.
Durante l’occupazione napoleonica il convento si trasforma in caserma militare; con la Restaurazione è restituito ai frati. La demanializzazione dei beni ecclesiastici, dopo l’Unità d’Italia, consegna il complesso all’autorità militare che lo adatta alle proprie esigenze, sconvolgendone l’uso. Tale utilizzo durerà quasi un secolo. Nel 1957 le collezioni dei Musei Civici, sparse in varie sedi, sono qui riunite da Umberto Calzoni dopo una lunga traversia burocratica, e diventano proprietà statali. Nasce il Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria.
Nel chiostro del convento, in un ambiente sotterraneo accanto all’ingresso, è stata ricostruita la Tomba dei cai cutu (III-I sec. a.C.), con la collocazione dei corredi funerari.
Attorno alle pareti del chiostro sono collocate urne provenienti dalle necropoli ellenistiche di Perugia e materiali romani, oltre alle epigrafi che ricordano la rinascita di Perugia (Perusia restituta) dopo la distruzione seguita alla guerra che la oppose ad Ottaviano nel 41 a.C.
Nella sala limitrofa alla scalinata che conduce al piano superiore è allestita una mostra permanente sui miti presenti nelle sculture romane proposte all’attenzione dei visitatori.
Nel loggiato superiore sono allineate le urne di travertino provenienti dalle necropoli perugine, caratteristica produzione dell’artigianato etrusco in età ellenistica. Un nuovo spazio espositivo accoglie inoltre urne e materiali della Tomba dei cacni, oggetto di recupero da parte dei carabinieri del nucleo protezione patrimonio culturale.
Sullo stesso piano è allestita la sala con gli amuleti antichi e moderni, della collezione Bellucci, il Gabinetto Numismatico oltre all’esposizione di Oreficerie e tesoretti monetali.
Una sala è stata inoltre allestita con l’eccezionale complesso di bronzi etruschi provenienti da San Mariano.
Ingresso sezione preistorica |
Con il nuovo assetto espositivo la Sezione preistorica introduce al percorso vero e proprio presentando un’efficace sintesi paleoantropologica, affidata ad un racconto per immagini ed ambientazioni, che procede dalla comparsa dell’ominide all’Homo sapiens. Supporti multimediali interattivi consentono inoltre approfondimenti sul tema delle origini dell’uomo.
Dopo l’illustrazione delle tecniche di scheggiatura della pietra, si affronta l’epoca neolitica con particolari approfondimenti sull’uso culturale delle grotte e sugli abitati. Un’esauriente esposizione incentrata sull’età del Bronzo chiude la sezione. L’intero settore è punteggiato da reperti provenienti dal territorio, proposte nelle vetrine originali, restaurate per l’occasione.
Concluso il percorso dedicato alla preistoria è possibile visitare la sala posta a lato del corridoio che ospita reperti relativi alle collezioni storiche del Museo. Poichè frutto di recenti allestimenti e in virtù dell’interesse suscitato, possono ritenersi pressoché permanenti le due salette con la Wunderkammer (Camera delle meraviglie) e la contigua sepoltura multipla di Colfiorito, databile agli inizi del IV millennio.
Il percorso cronologico conduce al Salone Umbri ed Etruschi dove sono esposti, a sinistra del corridoio, accedendo dalla scalinata, corredi provenienti dal versante umbro; l’ala destra propone invece testimonianze da quello etrusco. I materiali, selezionati sulla base di specifici tematismi e di criteri di rappresentatività, secondo il profilo topografico-cronologico, sono proposti in maniera parallela. L’esposizione tende pertanto a delineare i tratti di due culture, evidenziando le intense dinamiche di scambio e contatto. L’intento è quello di offrire al visitatore una visione organica dell’Umbria attuale, dall’età del Ferro al momento dell’impatto con il mondo romano.
Ingresso sala Necropoli perugine |
Una sala è inoltre riservata alle necropoli perugine da cui provengono manufatti di estremo valore, quali il sarcofago dello Sperandio, ceramiche dipinte, bronzi, oreficerie. La sezione accoglie anche materiali provenienti dai luoghi di culto.
Nel corridoio adiacente una specifica sezione s’incarica di delineare la storia di Perugia proponendo una selezione di reperti che abbracciano un ampio arco temporale.
Dai reperti di età villanoviana che indicano un sistema abitativo stabile già nel IX sec. a.C. si arriva alla città etrusca, poi a quella romana. Materiali e disegni concorrono a definire l’evoluzione della città fino alla tarda romanità. In particolare è proposta una ricostruzione dell’abitato antico, quale è andato delineandosi con gli scavi condotti sotto la Cattedrale di San Lorenzo.
Lo spazio dedicato alla sezione romana comprende una serie di materiali, pannelli e fotografie di grande formato che offrono una panoramica della regione assoggettata al potere di Roma. Sono trattati i temi della viabilità, strumenti fondamentali per la penetrazione romana in territorio umbro, con approfondimenti sulle grandi vie consolari e sulla navigabilità dei corsi d’acqua.
Gli aspetti urbanistici ed economici sono inoltre evidenziati dall’analisi degli insediamenti, delle attività produttive e degli scambi commerciali.
Un ambiente a parte è dedicato al “Cippo perugino“, simbolo della Perugia etrusca, ed oggetto di particolare valorizzazione per il notevole rilievo storico-archeologico.
Dal mese di febbraio 2020 è stato inaugurato un percorso di videoguide L.I.S. dal quale si può accedere per visualizzare i video inerenti le sezioni del museo trattate.
Ultimo aggiornamento
30 Ottobre 2024, 13:47